All you need is love

Pubblicato: 7 giugno 2025

ALLA COMUNITÀ EDUCATIVA 

Gran debutto nell'Auditorium Gambacurta delle ragazze e dei ragazzi dei tre indirizzi del Liceo "Leonardo da Vinci", che hanno messo in scena "All you need is love"

All you need 2

In un tempo in cui l’esistenza giovanile sembra sempre più tendere al solipsismo, è consolante veder spuntare, nel cuore del nostro Liceo, una compagine di studenti affiatata, da cui sono emersi prepotenti le ragazze e i ragazzi delle Scienze Umane che, con un piglio peperino, libere/i dalla smania di apparire “cool”, si sono appropriate/i del palcoscenico con autenticità e passione.

Stella e Gianmarco, briosi presentatori, hanno incarnato la spontaneità senza filtri, tra  irriverenza ed ironia; la loro conduzione, priva di stucchevoli manierismi, ha risvegliato nel pubblico la consapevolezza di un teatro ridestato a luogo di divertimento.

Maryann e Luca, fantastici danzatori, si sono mossi con un vigoroso slancio di verità e fisicità: ogni loro movimento ha riecheggiato la critica implicita all’individualismo che domina le mode, restituendo al corpo la sua funzione politica di amore verso il prossimo, resistenza e ribellione.

Claudia e Giulia, fini cantanti, sono state invece la perfetta incarnazione di un “risveglio sonoro” contro la superficialità mediatica: Claudia, anche chitarrista, con le sue dita agili, ha tessuto trame che hanno deliziato la platea, insieme alle melodie di Maya e al ritmo di Giovanni Salati.

Non possiamo poi trascurare l’apporto fondamentale del corpo di ballo studentesco e dei docenti Rosato e Santoro, che hanno accompagnato i discenti nel percorso di canto, esibendosi anch'essi e seminando, più che insegnando, il germe della coscienza che si manifesta nei corpi sonori di ciascun interprete.

Un plauso particolare merita la prof.ssa Grassi, che, in regia, ha orchestrato la messinscena dedicata al tema dell'amore, sottraendo il palcoscenico alle derive spettacolari e restituendolo ad uno spazio di genuinità. La prof.ssa Minà e il Sig. Pannozzo, nel supporto tecnico-operativo, hanno reso possibile una rappresentazione senza fronzoli superflui, consentendo alla materia viva dell’arte di fluire. E come dimenticare i tre coraggiosi ragazzi del Classico, fonici da battaglia, che, dietro la console, hanno saputo rendere giustizia all’originalità dei nostri giovani performers?

At last but not least, la prof.ssa Ridini, in veste di scenografa, ha ideato un allestimento che non inneggiava allo sfarzo, bensì puntava allo “spoglio” come strategia di liberazione: pochi elementi scenici, scelti con acume critico, hanno stretto in un abbraccio il pubblico e gli attori, ristabilendo quel legame primordiale fra visibile ed invisibile, che la società dello spettacolo tende a dissolvere.

All you need 2

In conclusione, questo evento di chiusura dell'anno scolastico 2024/25 non è stata una semplice esibizione, ma un concentrato di resistenza giovanile, una rivolta dolce contro la standardizzazione culturale. Alle allieve di Scienze Umane lancio un incitamento: proseguite così, con quel candore peperino che vi rende invincibili alla logica del compassato “fare carriera”. È proprio questa ingenuità critica che vi trasforma in portatrici di verità.

Il Dirigente 
Prof. Sergio Arizzi